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Ferentillo e il museo delle mummie

Ferentillo è noto principalmente per la sua storia e il museo delle mummie ne fa parte a pieno titolo. Si tratta di un piccolo comune italiano di circa 1800 abitanti della provincia di Terni, in Umbria ed è suddiviso in due borghi separati dal fiume Nera, Matterella e Precetto.

La storia di Ferentillo

Nel 740 il re dei Longobardi, Liutprando, lasciata l’antica città di Ferento, giunse in Valnerina. Colonizzò questi territori disabitati circondati da malsane paludi, fondando il nuovo paese che venne chiamato Ferentillo (dal latino “Ferentillum” ovvero “piccola Ferento”) in ricordo della patria abbandonata. Il paese è attraversato dal fiume Nera che lo divide in due nuclei: Precetto e Matterella, caratterizzati da palazzetti gentilizi, artistiche chiese e vicoli a ventaglio. L’imponente presenza delle due rocche, che fin dal 1100 dominano il paese, e di quella di Umbriano, servivano come baluardo per la difesa della vicina Abbazia di San Pietro in Valle edificata nel 720 da Faroaldo II, Duca longobardo di Spoleto, che ampliò la chiesa fondata dagli eremiti Giovanni e Lazzaro nel 535. Le vicende di Ferentillo seguirono sempre quelle dell’Abbazia e il feudo abbaziale tentò di rendersi indipendente sia dal Ducato di Spoleto sia dal Capitolo Lateranense; il territorio divenne un piccolo Stato nel 1484 grazie a papa Innocenzo VIII Cybo che nominò primo Signore suo figlio naturale (legittimato) Franceschetto Cybo.

Il museo delle mummie

Il museo delle mummie di Ferentillo è un luogo dove la mummificazione avviene tramite processi naturali, senza l’utilizzo di elementi artificiali e questo è ancora oggi oggetto di studio. All’interno del museo è possibile vedere una serie di corpi mummificati che sono stati inizialmente rinvenuti dopo l’Editto Napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures”, con il quale, dal 1806, si vieta la sepoltura all’interno delle mura cittadine e prevedeva il trasferimento dei corpi in delle aree extraurbane.
Solo in quel momento si apprese che lo stato dei corpi presenti nella cripta della chiesa di Santo Stefano di Precetto di Ferentillo erano perfettamente mummificati.
Ad oggi il museo delle mummie di Ferentillo ospita 24 corpi e rappresenta uno dei musei più visitati dell’Umbria.

Il fiume Nera e il museo delle mummie

L’acqua è da sempre una componente essenziale per il territorio, ma qui si è andati oltre. La presenza di acqua è uno degli elementi che hanno dato origine alla mummificazione: la vicinanza del fiume Nera rappresenta la connessione con l’umidità del suolo.
Prima di essere abitata la zona di Precetto era una zona paludosa, che poi è stata bonificata, ma ovviamente il suolo è ricco di elementi calcarei che agiscono, insieme all’aria presente nella zona, come conservante naturale dei corpi.
Il fiume, ad oggi, si trova nel suo letto, seppur passando attraverso il paese di Ferentillo. L’acqua assume un ruolo fondamentale per le attività agricole, per gli sport (rafting) e, quindi, anche per la formazione del museo.


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